Istituto Allergologico Italiano

Asma e acari

Accuso da diversi mesi difficoltà respiratorie, prima bruciore alle narici e respiro con sibilo poi bronco spasmo e adesso asma con tosse secca. Ho fatto analizzare le polveri di casa e dell'ufficio e in quest'ultimo sono stati rinvenuti diversi acari (Dermatophagoides pteronyssinus in elevata quantità e vitale, numerosi Euroglyphus Maynei Tetranychidae e Tydeidae non vitali oltre a psocotteri, cocciniglie e pollini di Cupressaceae a tappeto). Ho le IgE totali a 794 ; dai RAST test risultano valori di 0,06 per Dermatophagoides pteronyssinus e 0,07 per Dermatophagoides Farinae; per il Cipresso valori di 0,06. I prick test hanno dato risultati non significativi ( i ponfi erano piccoli). Sono ancora in una fase di sensibilizzazione? E' possibile che pur in presenza di risultati diagnostici non significativi, la sintomatologia che presento sia così pesante? Ci sono altri esami che potrei fare? Come posso ridurre i sintomi? L'ultimo quesito: quali interventi si posssono effettuare per eliminare gli acari, considerato anche che in ufficio ci sono le controsoffittature e l'aria condizionata?
La ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti

Risposta

>È importante, innanzi tutto, definire una diagnosi, cioè stabilire se lei è veramente un asmatico o, in caso contrario, quale sia la sua malattia. La descrizione dei suoi sintomi suggerisce che si possa trattare di asma, tuttavia questa diagnosi non può essere basata solo su delle impressioni ma deve essere formulata da parte del medico sulla base del riscontro dei tipici segni clinici e va confermata da alcuni esami strumentali. Gli esami importanti al proposito sono le radiografie dell’apparato respiratorio (ed eventualmente dei seni paranasali) e le prove di funzionalità respiratoria. Queste ultime se dimostrano un’ostruzione delle vie respiratorie, avvalorano la diagnosi di asma. Questo esame, pur in un asmatico, può in molti casi risultare normale e sarà quindi importante effettuare un test di broncoreattività aspecifica (ad esempio con metacolina). Se tutti questi esami sono negativi la presenza di un asma può essere esclusa. Come vede l’iter diagnostico corretto è fondamentale per stabilire se si tratta di asma bronchiale o no.
La negatività dei test cutanei e delle IgE specifiche per gli acari e per il polline di cipresso dimostra che lei non è allergico a questi particolari allergeni. Il fatto di non avere queste allergie non ha però alcuna influenza sulla possibilità che lei abbia l’asma, infatti, circa la metà degli asmatici non ha allergie dimostrabili e in questo caso si parla di asma non allergico o intrinseco. Nel suo caso però le IgE totali sono alte, il che può far sospettare che ci sia qualche altra allergia non individuata oppure che sia presente una malattia respiratoria che si accompagna a valori elevati di IgE totali, pur non essendo strettamente allergica. È ovvio che queste ipotesi vanno verificate dal medico e mediante i test appropriati dato che il campo delle possibilità diagnostiche è piuttosto vasto e complesso. Sarà quindi molto importante che lei si rivolga al suo medico curante che saprà indirizzarla nel modo più corretto.
Quello che mi sento di dirle con assoluta certezza è che lei non si deve preoccupare degli acari, questi aracnidi sono in pratica presenti in tutte le abitazioni del mondo a qualsiasi latitudine e di per sé non possono produrre disturbo alcuno se non si è sviluppata un’allergia nei loro confronti.