Istituto Allergologico Italiano

Il peperoncino come sedativo del prurito


pruritoUno dei sintomi più difficili da sedare è il prurito, soprattutto se cronico. Come sappiamo, è una sensazione spiacevole che evoca il desiderio di graffiare e si manifesta frequentemente nelle allergie cutanee, quali l’orticaria e la dermatite atopica e anche in malattie non allergiche, quali l’uremia e la psoriasi e in tante altre situazioni. Il prurito cronico è spesso refrattario ai vari trattamenti e comporta una ridotta qualità della vita; esso è molto frequente dato che si manifesta nell'8,2 - 15,4% della popolazione generale.
Tra i tanti rimedi proposti per il prurito c’è anche la capsaicina, un principio attivo delle piante del genere Capsicum, che conferisce il sapore piccante al peperoncino. L’applicazione locale di creme contenenti la capsaicina a bassa concentrazione (0,006-0,05%) avevano dimostrato in passato efficacia sul prurito cronico. Ma l’efficacia non risultava sempre riproducibile nelle diverse esperienze del passato.
Ed ecco che arriva a risolvere i dubbi uno studio rigorosamente controllato, appena pubblicato che ha valutato l’efficacia sul prurito della capsaicina in concentrazione più alta rispetto alle esperienze passate, cioè all’8% sotto forma di crema applicata alla cute. L’efficacia della crema di capsaicina è stata confrontata nello studio a quella della sola base della crema senza capsaicina.
Il prurito veniva provocato esponendo la cute agli effetti pruriginosi di istamina e di fattori non istaminici, in questo caso quelli di una pianta pruriginosa la Mucuna puriens
In pratica sedici volontari sani hanno partecipato allo studio: la cute di ciascun partecipante allo studio è stata premedicata ,sia con la crema contenente capsaicina, per 1 ora e per 24 ore, sia come controllo con la sola crema che non conteneva la capsaicina, per 24 ore. Successivamente nelle aree pretrattate, sono stati praticati gli stimoli aspecifici del prurito, istamina mediante Prick Test e foglie di Mucuna puriens (40-45 spicule). Dopo aver applicato questi stimoli si è controllato il prurito per 10 minuti e ogni persona sottoposta all’esperimento ha autovalutato l’intensità del prurito utilizzando una scala analogica visiva (da 0 a 10 cm), mentre la sensibilità al prurito evocato dal tatto è stata valutata utilizzando i filamenti di von Frey prima e dopo le provocazioni del lo stimolo.
Il risultato di questo esperimento è stato che Le risposte di prurito massimo registrate con la scala analogica sono risultate in media: nelle aree pretrattate con la crema priva di capsaicina, all'istamina 4,67 (± 0 · 58) e alla Mucuna puriens 5,15 (± 0 · 71), mentre in quelle pretrattate per 24 ore con la capsaicina il prurito è stato valutato, con istamina 1,41 (± 0 · 58 )(P = 0 · 003) e con Mucuna puriens 0,81 (± 0,88), (P <0 · 001). Il pretrattamento con capsaicina per 1 ora ha invece ridotto solo il prurito indotto da Mucuna puriens (P = 0 · 023) e non quello provocato dall’istamina.
Conclusioni: il pretrattamento di 24 ore con la capsaicina topica 8% ha ridotto di 75% il prurito istaminergico e non istaminergico, mentre il pretrattamento di 1 ora ha raggiunto una riduzione significativa (≈60%) solo per il prurito non istaminergico. Sembrerebbe quindi confermata l’efficacia del pretrattamento topico, condotto per almeno 24 ore, di preparati dermatologici di capsaicina ad alta concentrazione sul prurito cronico. Tuttavia ulteriori indagini saranno necessarie per definire meglio il potenziale terapeutico della capsaicina ad alta concentrazione come antiprurito.

Fonte: H.H. Andersen et al. Antipruritic effect of pretreatment with topical capsaicin 8% on histamine- and cowhage-evoked itch in healthy volunteers: a randomized, vehicle-controlled, proof-of-concept trial. British Journal of Dermatology.  2017;177(1):107-116.