Istituto Allergologico Italiano

Mepolizumab un nuovo farmaco sintomatico per la poliposi nasale recidivante.


poliposi nasaleMolti pazienti con poliposi nasale e aumento degli eosinofili nel sangue non rispondono alle terapie mediche e sono costretti a ricorrere ad un intervento chirurgico di polipectomia. Tuttavia dopo l’intervento i tassi di recidiva sono elevati, con la conseguenza che molti pazienti devono sottoporsi a un nuovo intervento. E’ quindi importante trovare delle terapie mediche efficaci. Con questa finalità è stato studiata l’efficacia di mepolizumab rispetto al placebo per la poliposi nasale bilaterale grave. Mepolizumab è un farmaco biologico, di recente introduzione anche in Italia e che consiste in un anticorpo monoclonale umanizzato rivolto verso l’interleuchina 5 (IL5), fattore che si libera nell’infiammazione e che attiva gli eosinofili. Il farmaco risulta efficace nelle malattie allergiche la cui infiammazione ha una importante componente di eosinofili, come alcune forme di asma bronchiale.

Questo studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha reclutato 105 pazienti di età compresa tra 18 e 70 anni con poliposi nasale recidivante che necessitava di intervento chirurgico. I pazienti hanno ricevuto 750 mg di mepolizumab per via endovenosa o placebo ogni 4 settimane per un totale di 6 dosi in aggiunta al trattamento inalatorio nasale giornaliero con corticosteroidi.

Sono stati trattati con mepolizumab 54 pazienti e 51 con placebo. Dopo 25 settimane dal trattamento si è valutato quanti pazienti nei due gruppi fossero ricorsi a un reintervento chirurgico. Il risultato è stato che 25 (30%) pazienti del gruppo placebo ha richiesto un nuovo intervento contro solo 5 (10%) del gruppo trattato con mepolizumab. In quanto agli effetti collaterali del farmaco: il profilo di sicurezza di Mepolizumab era paragonabile a quello del placebo.

In conclusione nei pazienti con poliposi nasale recidivante dopo una polipectomia, il trattamento con mepolizumab ha comportato una significativa riduzione della necessità di ricorrere a un nuovo intervento chirurgico e un miglioramento significativo dei sintomi rispetto al placebo. Se i risultati di questo studio saranno confermati, questo trattamento potrà essere utilizzato nei malati di poliposi nasale recidivante per limitare i trattamenti chirurgici. I farmaci biologici, di recente introduzione nella terapia delle malattie infiammatorie allergiche ed immunologiche consistono in anticorpi monoclonali umanizzati che agiscono interferendo su uno specifico mediatore o su un recettore essenziale per lo sviluppo del processo infiammatorio che in questo modo viene rallentato o sospeso. I limiti di questi farmaci sono che non si tratta di terapie rivolte alla causa della malattia ma solo sintomatiche e quindi nella maggioranza dei casi devono essere continuate per garantire la persistente remissione dei sintomi.