Istituto Allergologico Italiano

Farmaci per prevenire l'aggravamento del COVID-19 nelle persone a rischio


Gli ammalati di COVID-19 lieve/moderato, cioè quelli che hanno sintomi respiratori e sistemici ma non gravi alterazioni dell’ossigeno e del respiro, o altre complicazioni, non necessitano di ricovero in ospedale e non richiedono particolari cure. Tuttavia molte persone già affette da malattie croniche e debilitanti, se colpite dall’infezione sono predisposte all’aggravamento, con conseguente necessità di ospedalizzazione e, per alcune, di ricovero in rianimazione. Per queste persone a rischio, attualmente abbiamo diversi farmaci anti SARS-CoV-2 che sono in grado, se somministrati nei primi giorni di malattia, di evitare un aggravamento del COVID-19.

Il punto di vista sulla situazione dei trattamenti disponibili per queste persone a rischio è stato appena pubblicato on line sulla rivista JAMA in un articolo di Rajesh Ghandi e coll. il 14 gennaio 2022. Attualmente disponiamo anche in Italia di diverse terapie anti-COVID- 19 per prevenire l’aggravamento della malattia, l’ospedalizzazione e la morte. I medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta possono, infatti, prescrivere questi nuovi farmaci alle persone più fragili e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di COVID-19 grave.

I nuovi farmaci anti-COVID-19 efficaci anche per la variante Omicron sono:

Considerazioni conclusive

Ciascuna delle nuove terapie presenta potenziali vantaggi e svantaggi. Per la maggior parte degli individui, è preferibile il nirmatrelvir-ritonavir sulla base della sua maggiore efficacia e della comodità del dosaggio orale. Tuttavia, ci saranno circostanze in cui il farmaco non potrà essere usato a causa di gravi interazioni farmacologiche. In questi pazienti, sotrovimab sarebbe la scelta preferita. Se sotrovimab non sarà disponibile, remdesivir potrà essere la ragionevole opzione successiva. Il principale vantaggio di remdesivir è una maggiore disponibilità del farmaco in questo momento, mentre lo svantaggio principale è la necessità di praticare un’infusione endovenosa per 3 giorni consecutivi. Remdesivir è particolarmente adatto per l’impiego in un paziente che si trova già in un ambiente sanitario, come una RSA, o per una persona per la quale possono essere organizzati servizi di infusione a domicilio. Se nessuna delle altre opzioni è accessibile o appropriata, molnupiravir può essere prescritto con le precauzioni sopra riassunte.

Fonte: Gandhi RT, Malani PN, del Rio C. COVID-19 Therapeutics for Nonhospitalized Patients. JAMA. Published online January 14, 2022. doi:10.1001/jama.2022.0335