Allergy Update (AU) si propone di assistere le persone con allergie diffondendo sviluppi scientifici che possono migliorare la loro qualità di vita. Le informazioni fornite saranno inquadrate in concetti essenziali di malattia, oltre ad aggiornamenti su altre scoperte significative. Su Instagram, brevi riassunti sono presentati tramite slide, mentre una trattazione più completa di ogni post può essere trovata qui sito web IAL.
Allergeni della Dermatite Allergica da Contatto
I processi immunologici responsabili della dermatite allergica da contatto (DAC) differiscono notevolmente da quelli che portano alle allergie respiratorie o alimentari. In questi ultimi scenari, i sintomi derivano da anticorpi IgE che prendono di mira allergeni specifici. Al contrario, la DAC non coinvolge anticorpi che interagiscono con gli allergeni e sono presenti nel sangue circolante; invece, le cellule T interagiscono direttamente con gli allergeni, avviando la risposta immunitaria. Inoltre, gli allergeni che portano alla produzione di IgE sono generalmente proteine più grandi, che vanno da 5 a 70 kDa, mentre gli allergeni dell'ACD sono costituiti da entità significativamente più piccole (meno di 1 kDa). In particolare, questi allergeni minuti sono inadeguati a suscitare una reazione immunitaria da soli e sono classificati come "apteni". Quando gli apteni si legano alle proteine nella pelle, si trasformano in allergeni completi, denominati "allergeni derivati". La nostra pelle è costantemente esposta a numerosi apteni attraverso interazioni quotidiane, ma è una fortuna che non tutti sviluppino la DAC.
Per diagnosticare la DAC, viene impiegato un patch test, che simula una reazione immunitaria naturale in modo miniaturizzato e standardizzato. Questa semplice procedura prevede l'applicazione di una piccola quantità di allergene sulla pelle del paziente, che viene poi coperta con un cerotto. L'area sotto il cerotto viene esaminata a intervalli di 24, 36 e 72 ore. Un risultato positivo si verifica se si sviluppano rossore, vesciche, croste e prurito nel sito del test. Per una valutazione iniziale, viene utilizzato un set di apteni tipici, come il pannello standard della Sidapa, la Società Italiana di Dermatologia Allergologica, seguito da pannelli professionali più specifici in una fase successiva.
Per riassumere le sostanze coinvolte più frequentemente nella DAC, di seguito ho categorizzato gli allergeni primari della serie SIDAPA più recente (2023).
Additivi di profumi, cosmetici e prodotti per la pulizia della casa:
Profumi mix II 14% (geraniolo, aldeide cinnamica, idrossi-citronellale, alcol cinnamico, a-amilcinnamaldeide, isoeugenolo, eugenolo e olio di legno di sandalo);
Resina p-ter-butilfenolformaldeidica 1% (usato anche come collante del cuoio)
Sali di metalli:
Nichel solfato 5%
Cobalto cloruro 1%:
Potassio bicromato 0,5%: (nei materiali edilizi e nella conciatura del cuoio).
Farmaci o additivi di farmaci
Neomicina solfato 20%:
Tixocortolo pivalato 1% (un corticosteroide antiinfiammatorio per uso topico)
Caine Mix 10% (Benzocaina, Dibucaina, Tetracaina)
Budenoside 0,01% (cortisonico per uso topico)
Parabeni Mix 16% (conservante di farmaci; Butil-parabene, Etil-parabene, Metil-parabene e Propil-parabene).
2-Idrossietil metacrilato 2%: (HEMA) è un acrilato impiegato nel settore medico e dentale-correlato.
Lanolina.
Additivi alimentari:
Sorbitan sesquioleato 20%:
Sodio metabisolfito 1%:
Altri allergeni:
p-Fenilendiamina base 1%: colorante nero utilizzato in quasi tutte le tinture per capelli permanenti e in alcuni coloranti semipermanenti per capelli, come l’henné.
Resina epossidica1%: contenuta negli adesivi bi-componenti, nei rivestimenti, nelle vernici.
Formaldeide 2%*: impiegata come conservante e disinfettante in molti prodotti industriali e per uso domestico e il trattamento di tessuti non-stiro.