Istituto Allergologico Italiano

Vaccino anti SARS-CoV-2: buone notizie da Oxford


L’NIH, il National Institute of Health of the US Government ha annunciato che il vaccino sperimentale contro il virus SARS-CoV-2, in sviluppo presso lo Jenner Institute dell’Università di Oxford, ha protetto le scimmie della specie Macacus rhesus dalla polmonite da COVID-19. È una notizia importante perché indica che il vaccino è già pronto e che funziona, almeno nei primati. È stato quindi superato il “gap” con il vaccino cinese che aveva ottenuto questo risultato circa venti giorni fa ed era stato prodotto con le metodiche tradizionali. Inizia adesso la sperimentazione nell’uomo che ovviamente sarà piuttosto lunga e probabilmente durerà tutta l’estate. Se poi il vaccino si dimostrerà assolutamente privo di effetti collaterali e efficace nel proteggere l'uomo dalla polmonite da COVID-19 si potrà iniziare la produzione di milioni di dosi da distribuire alla popolazione. Una strada quindi ancora lunga.

Ho detto che il vaccino cinese è tradizionale mentre questo no. Cercherò di spiegarlo. Un vaccino tradizionale consiste nell’iniezione del virus ucciso o alternativamente vivo ed attenuato. Riferendoci alla poliomielite, il primo vaccino ad essere usato (Salk) era costituito da virus uccisi mentre il vaccino Sabin da un virus vivo e attenuato, cioè incapace di riprodursi e di provocare la malattia. Un vaccino del secondo tipo è assai più efficace rispetto a quello con virus uccisi, come è stato ampiamente dimostrato nel caso della poliomielite. Il vaccino preparato ad Oxford utilizza invece una metodica tecnologicamente molto più avanzata con grande aumento dell’efficacia rispetto ai vaccini tradizionali. In particolare si usa una piattaforma, chiamata ChAdOx, che può essere adattata allo sviluppo di vaccini per differenti virus. Infatti ChAdOx è già stata usata negli ultimi anni per sviluppare vaccini contro il cancro della prostata, la malaria, la tubercolosi e i virus rispettivamente dell’influenza, del MERS e del chicungunya, ottenendo in ogni caso un ottimo risultato per la prevenzione e terapia. La piattaforma ChAdOx si avvale di una tecnologia molto interessante. Infatti, essa utilizza come vettori proprio dei virus, gli adenovirus, che di per sé sono causa di lievi malattie delle prime vie respiratorie, tanto che il termine adenovirus deriva da “adenoidi”. Questi virus sono sottoposti preliminarmente a due interventi di bioingegneria: il primo è l’eliminazione del gene E1, responsabile della replicazione virale, in modo che il virus non possa moltiplicarsi nell’organismo e il secondo è l’inserimento dei geni del coronavirus che programmano la costruzione della proteina S1 che contiene il Dominio di Legame con il Recettore ACE2 (RDB) che permette al virus l’entrata nelle cellule umane. L’iniezione intramuscolare del vaccino ChAdOx permetterà quindi una invasione pacifica delle cellule da parte dell’adenovirus che produrrà la proteina S1 verso la quale si stabilirà rapidamente una immunità attiva, non solo con anticorpi IgM e IgG ma anche con linfociti di tipo Th1.

La sperimentazione animale si è conclusa ad Oxford con successo proprio in questi giorni. Il nuovo vaccino infatti ha indotto una buona e rapida risposta anticorpale nei topi e nei macachi e infine, una singola dose del vaccino ha protetto sei macachi dalla polmonite causata dal virus. I ricercatori hanno pubblicato i loro dati sul server di prestampa bioRxiv. Sulla base di questi risultati, il 23 aprile è iniziato uno studio di fase 1 del vaccino su volontari sani nel Regno Unito.

Se tutto si concluderà nel migliore dei modi, il vaccino ChAdOx per il COVID-19 sarà prodotto dalla AstraZeneca in milioni di dosi. Infatti, l’Università di Oxford ha stipulato una partnership con la società biofarmaceutica globale AstraZeneca con sede nel Regno Unito per l'ulteriore sviluppo, la produzione su larga scala e la potenziale distribuzione del vaccino.

FONTE: N van Doremalen et al. Single dose ChAdOx1 nCoV-19 vaccination reduces SARS-CoV-2 replication and prevents pneumonia in rhesus macaques(link is external).