Istituto Allergologico Italiano

Fattori ambientali e asma: attenti ai neutrofili!


inquinamentoÈ noto che i principali fattori di rischio ambientale per l’insorgenza di asma bronchiale sono un ambiente di vita altamente igienico (bassa esposizione ai prodotti microbici), le infezioni virali respiratorie e l’inquinamento. In particolare quando le condizioni d’igiene sono scarse l’esposizione ad alte concentrazioni di un lipopolisaccaride batterico (LPS) protegge dall’asma e dall’allergia e viceversa se le condizioni di igiene sono elevate vi è una minima esposizione a LPS e quindi la protezione dall’asma viene meno. Non è invece noto attraverso quali meccanismi questi fattori ambientali agiscono per produrre l’asma bronchiale. Una ricerca sui topolini pubblicata questo mese su Nature Immunology fa per la prima volta luce su quello che avviene nell’organismo in queste condizioni. Lo studio ha osservato che nei polmoni di topi vissuti in ambienti a basse dosi di LPS si accumulano particolari granulociti neutrofili che tendono a rilasciare nei tessuti circostanti il loro DNA. Ne consegue un'infiammazione polmonare. Queste particolari cellule non sono invece mai presenti nei polmoni di topi vissuti in scarse condizioni di igiene, cioè con alti livelli di LPS. Si è poi visto che se i topi esposti a basse dosi di LPS entrano in contatto con gli allergeni della polvere (acari) si verifica facilmente una sensibilizzazione allergica con la comparsa di asma il che non avviene nei topi esposti ad alte dosi di LPS. La stesso fenomeno, cioè l’accumulo polmonare di granulociti neutrofili che liberano DNA è stato osservato nello stesso studio anche in topi esposti all’inquinamento da ozono o che hanno presentato infezioni da virus influenzale.

Lo studio indica che alcuni fattori che corrispondono al rischio ambientale d’insorgenza dell’asma, apparentemente non correlati tra loro possono provocare alterazioni polmonari del tutto identiche, cioè l’accumulo di una particolare variante di granulociti neutrofili. Questo studio apre la strada a future verifiche della presenza dello stesso fenomeno in patologia umana e già ci sono alcune evidenze che in situazioni di asma legata a fattori ambientali anche nell’uomo potrebbe verificarsi un analogo meccanismo.

Infatti, nel sangue di una popolazione di agricoltori americani, gli Hutterites, che lavorano in condizioni di igiene molto elevate (basso LPS) e che hanno un'altissima prevalenza di asma allergico sono stati trovati granulociti neutrofili con tendenza a liberare il loro DNA, analoghi a quelli trovati nel topo esposto a situazioni ambientali nocive.

Fonte: C Radermecker, et al. Locally instructed CXCR4hi neutrophils trigger environment-driven allergic asthma through the release of neutrophil extracellular traps. Nature Immunology, 2019; DOI: 10.1038/s41590-019-0496-9